Perugino

Il Perugino

Economia della Bellezza

 

Protocollo d'intesa

PROTOCOLLO D’INTESA PER IL RESTAURO DELLA TAVOLA ‘MADONNA CON BAMBINO E SANTI’ DEL PERUGINO TRA COMUNE DI SENIGALLIA, SOPRINTENDENZA AI BENI STORICI, ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI DELLE MARCHE, IMPRENDITORI, PARROCCHIA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE IN SENIGALLIA E DIOCESI DI SENIGALLIA

Il giorno 8 Febbraio 2013 a Senigallia,
tra il Comune di Senigallia rappresentato dal Sindaco Maurizio Mangialardi, La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche rappresentata dalla Soprintendente Rosaria Valazzi, La Ditta Boxmarche rappresentata dal Signor Tonino Dominici, La Ditta Dmp Concept rappresentata dal Signor Giuliano De Minicis, La Ditta Fileni rappresentata dal Signor Giovanni Fileni, La Ditta Omce rappresentata dal Signor Giovanni Rocchetti, La Ditta Paradisi rappresentata dal Signor Sandro Paradisi, La Ditta Sige rappresentata dal Signor Genuino Galassi, La Ditta Somipress rappresentata dal Signor Armando Elisei, La Ditta T&6 rappresentata dal Signor Giovanni Tesei, La Ditta Uniform rappresentata dal Signor Valentino Valentini, La Ditta Zannini rappresentata dal Signor Giovanni Zannini, La Parrocchia di Santa Maria delle Grazie in Senigallia rappresentata dal Parroco Mons. Giancarlo Cicetti, La Diocesi di Senigallia rappresentata dal Vescovo Monsignor Giuseppe Orlandoni.

Premesso:
che le opere d’arte ed i monumenti rappresentano un valore aggiunto per il territorio, un bene comune da proteggere, un tesoro prezioso alla cui tutela devono concorrere le Istituzioni e tutti i soggetti socio-culturali e le imprese economiche che operano in un determinato contesto territoriale; > che la tavola di Pietro Vannucci detto il Perugino, raffigurante Madonna con Bambino e Santi, conservata nella Chiesa del Convento di Santa Maria delle Grazie di Senigallia rappresenta una delle testimonianze artistiche più importanti della nostra Regione, nonché espressione del vivo sentimento religioso di questa popolazione; > che, come rilevato attraverso un attento esame dello stato di conservazione dell’opera effettuato dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, la tavola del Perugino necessita di urgenti interventi di restauro da eseguire al più presto al fine di preservare l’integrità e conservare in tutta la sua bellezza questa straordinaria opera d’arte; > che per raggiungere tale scopo è essenziale una proficua collaborazione tra Istituzioni pubbliche, enti e sponsor privati; > Visto il progetto di restauro debitamente approvato dalla competente Autorità tutoria, redatto dalla ditta Isidoro e Matteo Bacchiocca di Urbino, qualificata azienda ed autrice di numerosi interventi di restauro su importanti dipinti sotto il controllo scientifico della sopra citata Soprintendenza; > Tutto ciò premesso:

Si conviene e si stipula quanto segue:
Art.1
Le ditte Boxmarche, Dmpconcept, Fileni, Omce, Paradisi, Sige, Somipress, T&6, Uniform, Zannini, così come elencate nella parte narrativa del presente atto, si impegnano a: > effettuare erogazioni liberali per finanziare, in parti uguali e fino alla concorrenza di euro 23.500,00 + IVA, restauro della tavola del Perugino conservata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Senigallia. Le erogazioni liberali per il restauro del dipinto del Perugino nella misura massima di euro 23.500,00 + IVA, saranno effettuate dalle citate imprese a favore della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie ai sensi e con l’osservanza delle modalità previste dagli articoli 15, comma 1, lettera ed h) e art. 100 comma 2, lettera f) del D.P.R. 917/1986. (T.U.I.R.) Testo Unico delle Imposte sui Redditi. L’intervento di restauro sarà eseguito dalla ditta Isidoro e Matteo Bacchiocca di Urbino la quale opererà sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche. Il restauro, che verrà eseguito ad Urbino, dovrà essere completato entro febbraio 2014; Il Comune di Senigallia si impegna a: > presentare l’opera restaurata attraverso una mostra dedicata al Perugino da allestire nei locali di Palazzo del Duca nella primavera estate 2014; > collocare, nel momento del ritorno dell’opera restaurata nella sua sede originaria, una targa per ricordare gli artefici dell’operazione di restauro; > organizzare, durante l’esecuzione del restauro, un’iniziativa nella quale informare la città, anche attraverso foto e video, sullo stato d’avanzamento dell’operazione di restauro; far conoscere alla cittadinanza i contenuti dell’iniziativa attraverso gli strumenti di comunicazione istituzionale dell’Ente; La Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche si impegna a: > assicurare la direzione scientifica di tutte le fasi del restauro; > consentire la visita degli sponsor privati, o soggetti da loro invitati, presso il cantiere di restauro, previo preavviso e con modalità tali da garantire la massima sicurezza dell’opera; La Parrocchia di Santa Maria delle Grazie si impegna a: > acconsentire alla temporanea rimozione della tavola del Perugino ed al suo successivo trasporto ad Urbino presso il laboratorio della ditta Isidoro e Matteo Bacchiocca per il suo restauro. L’opera tornerà nella sede naturale presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie al termine della mostra e comunque non oltre il 1° novembre 2014; > permettere, nel momento del ritorno dell’opera restaurata nella sua sede originaria, la collocazione da parte del Comune di una targa per ricordare gli artefici dell’operazione di restauro; > a rilasciare alle imprese che avranno effettuato le erogazioni liberali per il restauro del dipinto di Pietro Vannucci detto il Perugino raffigurante Madonna col Bambino e Santi (bene tutelato ai sensi del D.Lgs. 22/01/2004, n.42) regolare ricevuta ai fini della deduzione prevista ai sensi dell’articolo 100, comma 2 lettera f) del TUIR. La Diocesi di Senigallia si impegna a: > favorire le procedure relative al restauro dell’opera per quanto di sua competenza e la successiva esposizione del dipinto in occasione della mostra dedicata al Perugino da allestire nei locali di Palazzo del Duca nella primavera estate 2014.


 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il restauro

Il Perugino

Il Restauro

 

Il Restauro

SUL RESTAURO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO DELLE AZIENDE DELLA ‘ACCADEMIA DELLA TACCHINELLA’ DELLA PALA D’ALTARE DI PIETRO VANNUCCI DETTO “IL PERUGINO”

C’è sempre un perché nel fare le cose. Nel nostro caso questa iniziativa rappresenta il “suggello” di un’Amicizia tra i soci del sodalizio dell’Accademia della Tacchinella e la Gente del Territorio, espressione di Cultura, Bellezza e Valori profondi. Gli amici imprenditori che con entusiasmo si sono impegnati in questo progetto hanno la sede in diversi comuni della nostra provincia, e questo crediamo aggiunga valore all’iniziativa, perché evidenzia una visione e una volontà che va oltre i confini dei propri campanili, oltre un localismo che talvolta è limite o pretesto, che non contribuisce ad una percezione più ampia, integrata e necessaria allo sviluppo.
Un altro motivo è quello legato al Sentimento, alla Passione del “fare”, all’Emozione che scaturisce nel “costruire”, nel contribuire alla crescita, non solo economica ma anche spirituale e morale di una Comunità, che ogni Imprenditore ha insito nel proprio cuore, nel modo di vivere e interpretare la propria attività. Noi siamo per una “economia della bellezza”, come appunto recita il titolo di questo progetto, espressione di valori radicati fortemente in noi e condivisi con le comunità in cui viviamo e lavoriamo per produrre beni, ma anche bene, bellezza, cultura. Noi crediamo che le aziende devono essere soggetti culturali propositivi, capaci di produrre profitto nella sua accezione più ampia: utile a tutti. Questo piccolo, affiatato gruppo di persone, imprenditori per passione, intende il lavoro come ricerca delle proprie qualità, come terapia contro lo smarrimento, come possibilità di creare più futuro, come un dovere, ma anche come radice di un morale piacere.
“Insieme” è un altro elemento che fa la differenza; questo progetto non sarebbe stato possibile se realizzato con le risorse di singoli; lo stare e fare insieme, l’essere squadra, la condivisione di piaceri e passioni, ha portato a mettere in comune le forze per raggiungere questo traguardo.
Stiamo vivendo dei momenti difficili di congiuntura economica; ci assale, a volte, la disperazione dell’incertezza e la paura del domani. Crediamo fermamente che iniziative come queste, contribuiscano a ridare fiducia, stima e speranza al nostro futuro.
Ce lo auguriamo di cuore.

Accademia della Tacchinella

 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mostra

Il Perugino

In Mostra

 

La Grazia e la Luce

LA GRAZIA E LA LUCE: LA PALA DI SENIGALLIA DEL PERUGINO. ARMONIA E DISCORDANZE NELLA PITTURA MARCHIGIANA DI FINE QUATTROCENTO

Si inaugura il 14 giugno 2014 a Palazzo Del Duca di Senigallia su iniziativa del Comune di Senigallia, della Soprintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici delle Marche e della Diocesi di Senigallia l’evento espositivo dell’anno che accoglie veri e propri capolavori del Rinascimento italiano: dal Perugino a Giovanni Santi, Carlo Crivelli e molti altri ancora. Un’altra sede espositiva sarà allestita nella Pinacoteca Diocesana che accoglierà opere di importanti artisti che hanno lavorato a Senigallia tra la fine del cinquecento e la prima metà del secolo successivo. La Mostra rimarrà aperta fino al 2 novembre 2014.

E’ una delle opere pittoriche più belle e misteriose della storia dell’arte italiana.
Si tratta della pala d’altare eseguita da Pietro Perugino, uno dei maggiori artisti del Rinascimento italiano, raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista, Ludovico, Francesco, Pietro, Paolo e Giacomo Maggiore, conservata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove, sino agli inizi del Novecento, si custodiva anche la Madonna di Senigallia di Piero della Francesca.
Proprio questo capolavoro di Perugino, restaurato grazie al finanziamento di un illuminato gruppo di imprenditori del territorio, rappresenterà il fulcro della bellissima mostra: La Grazia e La Luce – La pala di Senigallia del Perugino. Armonia e discordanze nella pittura marchigiana di fine Quattrocento, il vero e proprio evento espositivo del 2014 nelle Marche che aprirà i battenti il prossimo 14 giugno a Senigallia nelle sedi espositive di Palazzo Del Duca e della Pinacoteca Diocesana. La Mostra, promossa dal Comune di Senigallia, dalla Soprintendenza ai Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici delle Marche e dalla Diocesi di Senigallia, rimarrà aperta fino al 2 novembre.
La tavola del Perugino della chiesa di Santa Maria delle Grazie di Senigallia eseguita nell’ultimo decennio del quattrocento – opera poco studiata che sarà al centro di indagini diagnostiche e approfondite ricerche storico-critiche – verrà affiancata da una serie di opere che la mettono in relazione con la produzione artistica coeva, di cui è rimasta ampia testimonianza nella nostra regione.
Verranno quindi esposte nella mostra di Senigallia opere pittoriche di Giovanni Santi, Timoteo Viti, Lorenzo d’Alessandro, Pietro Paolo Agabiti, Carlo e Vittore Crivelli, Nicola d’Ancona, Antonio da Fabriano, Bernardino di Mariotto, Stefano Folchetti, Francesco di Ottaviano, Dionisio e Girolamo Nardini, Pietro Alemanno, Ludovico Urbani, Marcantonio di Andrea di Bartolo. Pregevoli testimonianze della straordinaria stagione artistica rinascimentale della fine del XV secolo, attraversata da reminiscenze del passato e da straordinari slanci verso nuove forme espressive.
Proprio tra la fine del Quattrocento e l’inizio del secolo successivo vanno intrecciandosi nella regione delle Marche le più disparate correnti pittoriche. Accanto alle antiche scuole pittoriche marchigiane coi camerinesi Giovanni Boccati e Giovanni Angelo d’Antonio, con il sanseverinate Lorenzo d’Alessandro e il fabrianese Antonio, nel territorio urbinate germogliavano artisti come Evangelista da Pian di Meleto , Timoteo Viti e Girolamo Genga. Di particolare rilievo l’influsso artistico dell’immigrazione veneta, rappresentata soprattutto da Carlo Crivelli e da suo fratelli Vittore che nel sud delle Marche diffusero una forma espressiva fatta di asprezze formali e di teneri contenuti,che riscosse larga fortuna influenzando un buon numero di artisti.
Un cenno particolare merita l’Annunciazione, l’opera di Giovanni Santi presente in Mostra. Gli studiosi sono concordi nell’affermare che il pittore urbinate padre di Raffaello abbia lavorato, contemporaneamente al Perugino, per i frati minori dell’Osservanza di Fano dove il primo eseguì la Visitazione e il secondo l’Annunciazione, prima, e la tavola della Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista, Ludovico di Tolosa, Francesco, Pietro, Paolo e Maria Maddalena, poi. La frequentazione dei due artisti lasciò un segno profondo nello stile pittorico del padre di Raffaello.
La presenza in mostra dell’Annunciazione, opera che Giovanni Santi realizzò per la chiesa senigalliese di Santa Maria Maddalena dove rimase per oltre tre secoli sino al tempo delle spoliazioni napoleoniche, permetterà il temporaneo ritorno a Senigallia di un vero e proprio capolavoro, consentendo così a tanti cittadini di conoscere e riappropriarsi di un brano della propria storia artistica e sociale.
Un panorama artistico quindi quello marchigiano di fine quattrocento estremamente ricco e variegato che ha spinto Vittorio Sgarbi a dire che Il Rinascimento è proprio delle Marche più ancora, quasi, della Toscana
La mostra di Senigallia cercherà di sviluppare questo concetto ponendo al centro dell’evento espositivo la rappresentazione del sacro e riproponendo il costante rapporto tra espressione della fede ed efficacia delle figurazioni.
La seconda sezione dell’evento espositivo, allestita nella Pinacoteca Diocesana, svilupperà il tema mariano, ma con una disamina di opere che la città ha commissionato ed accolto in età roveresca e in quella successiva alla devoluzione del ducato di Urbino e, quindi, dopo il ritorno sotto lo Stato della Chiesa. Tra le opere esposte in questa sezione ci sono veri e propri capolavori come la Madonna del Rosario, che Federico Barocci esegue tra il 1589 e il 1593 per la Confraternita dell’Assunta e del Rosario.

 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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